giovedì 23 maggio 2013

Ode a una calabrese per bene

Iaia Capogreco è una calabrese. E ha fatto del bene. Mostrando e dimostrando che non ci sono solo calabresi che si piangono addosso, che maledicono lo Stato che li ha impoveriti, i mass media che li denigrano e il destino cinico e baro che li ha impoveriti.

Iaia Capogreco è andata in tv, alle Iene, a rappresentare quei calabresi che emigrano, con il sorriso sulle labbra, la speranza negli occhi e il futuro fra i capelli. Come tanti suoi corregionali è andata via, lontana, per studiare, per lavorare, senza mai perdere la capacità di vedere le sofferenze degli altri, di capire che lì fuori c'è un mondo più grande della propria giovinezza e una speranza da offrire a chi offre rose spelacchiate.

Iaia Capogreco ha ribaltato parecchi cliché, ha infranto pregiudizi puzzolenti. Ha spiazzato. Ha gettato un ponte, lei con suo padre, a quei tanti Sud del mondo che in Calabria possono incontrarsi. E darsi forza. Perché no?

(@agoerre)

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