venerdì 7 giugno 2013

Un discorso politico dal 2036

Un discorso politico che potrebbe andare bene per qualsiasi stagione politica.

Per qualsiasi colore politico.

Per qualsiasi uomo politico.



Roma, 2036

Amici elettori, amiche elettrici,
la situazione economica è tale che ci siamo trovati costretti a varare questo governo di unità nazionale e per questo ringrazio i volenterosi del Pd e del Pdl che, superando le reciproche diffidenze, hanno, per il bene del paese, unito le loro forze.

Il 29esimo anno consecutivo di recessione ci ha costretto a questo passo, ma sarà l'ultimo. Dopo che avremo superato le emergenze, Pd e Pdl torneranno a combattersi lealmente sul terreno politico.

Visto che la politica, ahimé, ha fallito, il governo, in accordo con l'illustre e lungimirante nostro Presidente della Repubblica, ha varato una commissione di saggi che redigerà una relazione saggia che dovrà essere sottoposta a una commissione di supersaggi che redigerà una relazione supersaggia che dovrà essere sottoposta a un ultrasaggio che, se non si sarà frattanto appisolato, consegnerà la bozza definitiva al Parlamento che, a questo punto, potrà tornare a litigare attorno alla bozza.

Tutto questo in 18 mesi, non di più.

Intanto, visto che noi del governo avremo poco da fare, taglieremo un po' le pensioni e favoriremo la flessibilità del lavoro in un mercato dove ancora resistono ingiustificate sacche di sclerotico immobilismo. Per esempio, girando per le piazze di questo straordinario Paese, mi è capitato di parlare con un padre il cui figlio ha firmato un contratto di un mese. Incredibile! Che vergogna! E' per questo che gli imprenditori non assumono più. Perché ci sono ancora sindacati che obbligano alle assunzioni di un mese.

Bisogna fare in modo che i contratti durino 1 giorno in modo che i nostri imprenditori possano programmare il futuro con una certa sicurezza, senza il pestilente fiato sul collo di chi pretende, ancora nel 2036, la pausa pranzo!

Bene, siccome ora si è fatto tardi, dirò un po' di frasi retoriche così come mi sovvengono.

Le famiglie non arrivano alla fine del mese.
I giovani sono il nostro futuro.
Le banche aiutino le giovani coppie nell'acquisto della prima casa.
Non ci sono più mezze stagioni.

Enrico Letta


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